Seta e rasoio: lusso e FMCG contro la violenza

La lotta alla violenza contro le donne, ed alla violenza di genere in generale, è un tema che molte aziende dell’universo moda stanno affrontando, in varia misura.

A fronte di un fenomeno che purtroppo ha visto una vera e propria esplosione durante la pandemia, sono nate numerose iniziative, sviluppate e promosse dai brand del fashion e del lusso, orientate a dare un supporto, un aiuto concreto alle donne in difficoltà.

Il mondo del lusso…

Il gruppo Kering, ad esempio, già da anni ha avviato il proprio programma tramite la Fondazione Kering (nata nel 2008); un impegno che ha incrementato nel corso del tempo, e che nel 2021 ha visto sia la concretizzazione e l’adozione di una policy globale contro la violenza domestica, che la nascita (per il momento in Francia), di 15 Maisons des Femmes, centri pensati per fornire assistenza, aiuto e rifugio alle donne vittime di violenza.

Le azioni non si limitano al gruppo: anche i brand di proprietà sviluppano infatti le proprie iniziative. Gucci, ad esempio, è impegnata sin dal 2013 nell’iniziativa a supporto della gender equality “Chime for Change”.

Anche il gruppo LVMH è impegnato nella valorizzazione della donna, con un programma di Corporate Social Resposability chiamato EllesVMH, nato nel 2007 ed esteso a tutte le Maison, che prevede non solo supporto e formazione, ma anche un impegno concreto nella parità di genere all’interno delle company: nel 2020, il 42% dei ruoli chiave del gruppo e delle sue società con più di 50 dipendenti è occupato da una donna.

Le aziende dell’universo moda nel nostro Paese sono impegnate in misura sempre maggiore nel contrastare la violenza di genere, con iniziative che vanno dalla sfera commerciale (come nel caso di Gianni Chiarini, azienda toscana leader nel settore dell’accessorio donna, che ha sviluppato in collaborazione con la fondazione D.i.Re una linea di accessori – le borse modello Hermy – pil cui ricavato è in parte destinato alla costituzione di un fondo destinato alle donne aiutate dall’iniziativa “Doti di Autonomia”), alla sensibilizzazione contro le molestie (Mantero Seta in prima linea nell’adesione e nello sviluppo del progetto “Stand-Up”, in collaborazione con l’Associazione Alice Onlus), alla comunicazione sui social (Pomellato e la piattaforma #PomellatoforWomen a supporto delle donne vittime di violenza domestica, con un’azione di crowdfunding dedicata).

La violenza di genere, tuttavia, tocca anche un’altra dimensione.

…ma non solo!

Come evidenziato nel Talk di presentazione del progetto Together dalla dott.ssa Anna Maria Tarantola, infatti, il problema della violenza di genere riguarda non solo le vittime, ma anche i carnefici, gli uomini.

È proprio sull’importanza del ruolo dell’uomo che riflette Gilette (brand di Procter&Gamble), che nel contrasto tra i “Bomber” (rasati ed azzimati) ed i “King” (barbuti ma curati) crea una comunicazione dal forte impatto (grazie anche a testimonial d’eccezione come Luca Argentero, Christian Vieri e Daniele De Rossi), che fa ragionare: un impegno degli uomini a favore delle donne, che si concretizza nel supporto all’associazione Doppia Difesa tramite il progetto Aula 162, che oltre al supporto psicologico, fornisce assistenza legale ed un aiuto nel reinserimento nel mondo del lavoro.

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