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22/12/21
Leadership femminile: una skill preziosa

Le aziende parlano sempre più spesso di leadership femminile. Nelle società tradizionali che abbiamo conosciuto, le posizioni apicali sono generalmente sempre state occupate da uomini. Oggi invece, sempre di più, le donne si fanno spazio e pretendono, giustamente, di partecipare ai tavoli decisionali. Ciò che emerge da questa maggiore presenza femminile è una capacità manageriale che funziona, perché caratterizzata da una maggiore empatia e sensibilità nei confronti delle persone con le quali relazionarsi e delle decisioni da prendere.

Skills e competenze peculiari

Secondo un rapporto della comunità degli affari e degli investimenti, Connect Americas, i vantaggi di avere una donna a ricoprire un ruolo manageriale si concentrano sull’intelligenza emotiva e sulla gestione orizzontale dei talenti. Alcune delle caratteristiche che lo studio definisce proprie della leadership femminile sono:

  • Maggiore socialità: le donne riescono a stabilire legami più stretti che consentono di rafforzare l’impegno verso gli obiettivi aziendali da raggiungere;
  • Valorizzazione della cooperazione: una maggiore inclusione delle persone consente un lavoro di squadra più efficace e armonioso;
  • Capacità di essere multitasking: le donne riescono a pensare e operare contemporaneamente in direzioni diverse, ciò che le rende maggiormente inclini a prendere decisioni repentine e gestire situazioni di difficoltà;
  • Mentalità innovativa: le donne risultano meno resistenti al cambiamento, più flessibili, e per questo possono costruire una nuova direzione aziendale più facilmente;
  • Più empatia: le leader donne considerano fondamentale, oltre al rapporto puramente professionale, il creare un rapporto umano ed emotivo con i propri colleghi e collaboratori;
  • Maggiore inclusività: le donne promuovono un’equa partecipazione di tutti i collaboratori al processo decisionale, che rafforza il coinvolgimento individuale nelle attività professionali e nel sentirsi parte integrante dell’azienda stessa.

Leadership femminile = risultati

Diverse ricerche dimostrano inoltre che vi è un legame positivo tra formazione manageriale femminile e produttività aziendale. L’indagine realizzata da Fondirigenti, in collaborazione con le Università di Trento e Bolzano, dedicata alla formazione di management al femminile, testimonia che coinvolgere donne in posizioni manageriali risulta in un aumento della produttività pari al 9% nel settore manifatturiero e all’8% in quello terziario.

Anche per quanto riguarda le aziende del mondo tech, uno studio riportato dal Sole 24 Ore sottolinea l’importanza di avere una leadership diversificata. È stato calcolato, infatti, che la presenza di una figura femminile aggiuntiva nel consiglio di amministrazione o nel team di senior management di un’azienda è correlata a un aumento del rendimento delle attività che va da 8 a 13 punti base. Le aziende con almeno 3 direttori donna, invece, hanno sperimentato un aumento mediano del ROE (Return On Equity), in 5 anni, di 11 punti percentuali superiore a quello delle aziende senza direttori donna, mentre le organizzazioni in cui 1/3 dei dirigenti sono donne hanno registrato un aumento della redditività del 15% rispetto ad aziende simili ma senza donne nelle fila del top management.

 

Insomma, ormai sembrano non esserci più dubbi: i numeri giocano a favore delle donne e le aziende stanno capendo il valore di puntare su una leadership femminile. In questo contesto, anche e soprattutto le donne devono osare di più e intraprendere, in ogni fase della propria carriera, azioni decise per raggiungere il top management delle organizzazioni.

Come? Credendo in sé stesse, ambendo a posizioni apicali, discutendo dei propri obiettivi personali con manager e mentori, ampliando le proprie competenze sia all’interno che all’esterno dei confini aziendali, fin dall’inizio della propria carriera.

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